Archives for : dicembre 16, 2016

In forma di parole  0

Mentre l’arte, cosiddetta bella, divaga un forme improbabili, come i pensieri di chi la genera,ricorrendo sempre più spesso alla tecnica, la poesia e la letteratura attraverso le parole dovrebbe creare immagini destinate ad essere scolpite dentro di noi. Oggi questo è sempre meno vero La cultura contemporanea è sterile, vacua, tanto compiaciuta di se stessa da ignorare la torbida decadenza che infetta l’intera società. L’arte da parte sua deflagra in fantasiose insensatezze,raccogliticci reperti della società industriale presentati sotto forma di ready made come oggetti d’arte. Le parole sono puzzle che compongono immagini. Fino a quando? C’è il rischio che un paranoico tecnologizzato crei un robot in grado di sfornare romanzi. Come scrive Eliot:”… sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno/ avrebbe bisogno di essere buono..” . “ Chiamatemi Ismaele..”E’’ l’incipit di Moby Dick, il capolavoro di Herman Melville, resta nella memoria di chi ha assimilato il pensiero di un confronto dell’uomo con il cetaceo, simbolo demoniaco, con il quale dobbiamo confrontarci, anche se la nostra inconsapevolezza ci distrae Non serve la vista, ne sfoggiare immagini al museo per ottenere l’accredito nel mondo della cultura e dell’arte. Dovrebbe essere sufficiente la memoria per consentirci di riprendere il filo di riflessioni che ci riportano alle figure simboliche di esistenze create per metterci di fronte a noi stessi. La mitica figura del capitano Achab, preso dalle propria ossessione, è una traccia importante, uno specchio opaco di esistenza spesa in inutili giochi . “La città di Sofronia si compone di due mezze città” E’ l’inizio del quarto capitalo de “Le città invisibili” di Italo Calvino. Nomen omen, il rigore di colui che aveva l’assillo del rigore ha lasciato forse un erede. Il 6 giugno del 1984 Italo Calvino fu invitato dall’Università di Harvard a tenere lezioni alla Charles Eliot Norton Poetry Lectures. La morte lo colse prima che potesse adempiere l’impegno. Resta il libro “Lezioni americane” – Sei proposte per il prossimo millennio”. In esso vi è tutto il rigore di una mente creativa che cerca risposte. Quando troveranno un approdo i pensieri positivi, sani, capaci di aiutarci a dare un senso alle nostre vite? Magritte Castello dei Pireni

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