Archives for : marzo 18, 2014

Decorazione e rito  0

Esaminando da un punto di vista esclusivamente filosofico la genesi dell’arte ornamentale dovremmo constatare la regressione socio-culturale del nostro tempo. Nel mondo animale è diffuso l’istinto ornamentale a fine di attrazione sessuale o per mascheramento e difesa dai predatori. Senza addentraci in questioni di carattere archeologico ed etnografico, gli studi di   Darwin confermano, attraverso l’accumulo di molto materiale, la similitudine tra animale e uomo nella propensione ornamentale primigenia, origine atavica dell’arte ornamentale. L’animale, scrive Darwin, è una cosa sola con la sua attività sociale, non esiste l’individualismo nel regno animale, se non quando è geneticamente determinato. L’animale produce secondo la natura del bisogno, in questo senso usa anche l’ornamento come strumento per un fine. Gli ornamenti, scrive Lukàcs, sono solitamente appannaggio di esseri “inferiori”,  piante, animali marini, farfalle, uccelli. Darwin ha provato, in modo convincente, il rapporto tra mondo animale e ornamento a fini sessuali e di procacciamento del cibo. L’istinto dell’uomo ad adornarsi per fini sessuali risale al neolitico. “Il selvaggio intuì l’utilità del tatuaggio come distinzione e richiamo sessuale” Tomas Mann annota:” Quanta parte di inganno,mistificazione e beffa si ritrova nell’ambito del bello!” Senza entrare in particolari basterà ricordare la consuetudine di certe tribù africane di strappare i denti per apparire più belli. La tradizione cinese di atrofizzare artificialmente i piedi  delle bambine. Ritorna l’epigramma di Marx “Non lo sanno ma lo fanno”. Attraverso piercing e tatuaggi le odierne tribù metropolitane  ambisco nono a  una propria entelechia estetica. Nel rispecchiamento, l’uomo contemporaneo, cerca un’identificazione, ma  non sa escogitare di meglio che fare il verso all’antica ritualità del selvaggio. Con una differenza fondamentale: primitivi  e  popoli africani, seguivano rituali,  avevano giustificazioni in antiche credenze, corrispondenza in ritualità a fine di coesione sociale. Oggi, che  ogni conoscenza e valore simbolico si è perso, restano vuote esibizioni reazionarie che marcano il rigetto di qualcosa che, prima di essere rifiutato, dovrebbe essere capito. Di certo non si modifica in meglio una società con il ricorso a simbologie ataviche, scimmiottando riti e realtà che non si conoscono.  mamme

Share This: