Non c’è creazione solo produzione  5

E’ diffusa e tuttavia assolutamente impropria l’espressione:” l’artista crea”. L’artista non crea nulla. Creare significa far sorgere qualcosa dal nulla. L’artista si limita ad assemblare materiali diversi, esattamente come l’operaio, al quale infatti era equiparato dall’antica saggezza dei greci. Egli utilizza la materia esistente alla quale da una forma diversa. Colori, tela, marmo, ferro, bronzo, tutti materiali con i quali l’artista da forme per lo più antropomorfe. Il ready made, è una mistificazione, basata sulla presunzione che l’artista, o sedicente tale, si attribuisca la facoltà di modificare lo status di un oggetto semplicemente mutandone la dislocazione. L’inganno è reso possibile, non solo dal degradato clima culturale che caratterizza la nostra epoca a partire dall’inizio del secolo scorso, ma soprattutto dalla complicità di critici, o sedicenti tali, che avvallano azioni di assoluta irrilevanza logica. In origine il ready made era null’altro che una forma di provocazione a cui gli stessi artisti, non attribuivano importanza, in seguito al clamore dei media e al fluire di teorie paradossali, questa forma di adulterazione dell’arte si è diffusa e ha preso piede. La massa, la cui stupidità è alimentata da giornali e TV, ha finito per credere davvero che sacchi di rifiuti, merda e orinatoi fossero una nuova forma d’arte. Il resto è storia di oggi.

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5 Comments

davide scrive:

Prima di parlare di evoluzione dell’arte bisognerebbe chiarire cosa s’intende per evoluzione. Secondo te una scultura di Ceroli e una di Fidia sono paragonabili? Sono partito di proposito da lontano. Picasso è paragonabile a Michelangelo? Siamo certi che Cezanne, i Nabis, i Fauves, i Dada, i Futuristi costituiscono una evoluzione dell’arte in senso positivo? Detto in altri termine c’è qualcuno che si sente di sostenere che, dopo avere accettato il credo delle avanguardie storiche, che ormai sono accademia, l’arte di oggi è meglio di quella di ieri? Purtroppo la cultura di massa fa si che siamo tutti artisti, tutti dottori. Ciò ha abbassato enormemente il livello culturale, diffuso in orizzontale. E non solo l’arte. Linguaggio scurrile, piercing, abbigliamento con mutande in vista, insomma ciò che vediamo nelle nostre città, inclusi i muri deturpati da teppisti che si credono artisti. Questa realtà di oggi costituisce davvero un evoluzione positiva? Ognuno tragga da se le proprie conclusioni.
Davide


Franco scrive:

Baudelaire fini per assumere una posizione estremamente critica nei confronti della modernità e attacco con durezza la mercificazione dell’arte. Purtroppo i critici oggi, un po’ carenze culturali, un po’ per interessi di bottega (pensi che la presentazione in catalogo la facciano gratis?) last but not least, proprio per le cantonate prese in passato hanno il terrore di non essere sufficientemente trendy mettono insieme accrochage sotto denominazioni improbabili. Il discorso sarebbe lungo. In breve i condivido le critiche feroci che appaiono sul blog e sul Portale artefutura.


gwen scrive:

Sono studentessa in un accademia d’arte. Volevo intervenire ricordando come gia Chales Baudelaire, nel 1863, con “Il pittore della vita moderna” esprime la necessita che, l’arte prodotta di un ipotetico “presente”, non rappresentasse il passato ma la vita moderna.
Una filosofia che motivo’, in quegli anni, artisti (mal visti all’epoca dal mondo dell’arte perche’ ritenuti “Anti accademici”) del calibro di Manet, Cezanne, Monet (e i restanti, non citati, e soprattutto gli odierni, geni dell’impressionismo).
Con questo primo sconvolgimento del mondo dell’arte va a formarsi nel tempo. fino ad oggi. l’arte moderna e quindi contemporanea.
Che l’arte sia sempre in continua evoluzione, siamo tutti d’accordo.
Io credo che l’arte cammini, e si evolva, affianco ad una serie di avvenimenti, di varia natura, che avvengono nella nostra societa’, o nel mondo perche’ no. E che essi avvengano nei mesi, negli anni.. e nei secoli.
Chales Baudelaire affermava:”Pochi uomini sono dotati della capacita’ di osservare, e’ piu facile decidere direttamente che tutto cio’ che riguarda la vita moderna e’ assolutamente sgradevole, piuttosto che a dedicarsi all’impresa di estrarre da questa il misterioso elemento della bellezza che potrebbe contenere, per quanto tale elemento possa essere scarso o minimo” ..a quanto pare sul serio “la storia si ripete”


stefano scrive:

E’ possibile collaborare al Vs. portale? Sono laureato in storia dell’arte, ho letto i testi di Firinu che trovo molto stimolanti, ma ci sono solo i suoi, questo mi sembra un limite. Vorrei capire se c’è spazio per la collaborazione. Grazie
Saluti
Stefano


pgf scrive:

manda un testo, oppure puoi inserirlo come commento. La questione della collaborazione è effettivamente un problema. Esistono norme e vincoli che rendono difficile avvalersi della collaborazione senza assumere gli obblighi che ne derivano. Grazie per l’interesse.
Saluti
pgf


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