Ventitre anni prima che Marshal Macluhan pubblicasse il noto saggio “Gli strumenti del comunicare”, che conteneva la nota affermazione: “Il mezzo è il messaggio”, Orson Wells realizzò quasi in solitudine il film “Quarto potere”. Era il 1941. Sotto lo pseudonimo di Citizen Kane. Wells narrava le gesta di William Randolph Hearst, magnate statunitense della stampa. Come sempre accade , per ignoranza e corta memoria, i problemi sollevati da Orson Wells sono stati archiviati. E’ rimasto il problema dei mezzi di comunicazione che si presentano come il baluardo della democrazia, quando il realtà rappresentano la forma peggiore della cattiva coscienza della società, oggi come ieri. Nel giornalismo vi è stata una crescita esponenziale della presenza femminile. Non vengono comunicate notizie, ma create. I giornalisti come pappagalli ripetono ciò che chiunque può vedere, ma spesso deformano la realtà a vantaggio di una parte politica. In Italia la RAI si presenta come servizio pubblico, pretesto per imporre un canone anche a chi, forse la maggioranza, non guarda i programmi rai. I media hanno interesse a raccontare ciò che si presume il pubblico voglio sentirsi dire, non perdendo di vista la propria posizione politica. La conferma la troviamo nelle rubriche “lettere al giornale”. Rubrica che, in teoria, dovrebbe ospitare le opinioni dei lettori, ma la selezione delle lettere in base alla “linea editoriale”. Gli argomenti che costituiscono il mainstream del pensiero unico: donne (femminismo), immigrati, omosessuali. Provarte a scrivere una lettera avanzare critiche su tali argomenti , verrà sicuramente cestinata. Il pensiero critico non è incompatibile con l’universo mediatico; sono in gioco ragioni di mercato e di potere. Dopo i fatti dell’11 settembre a New York, Jacques Derrida e Jurgen Habermas discussero su ciò che era accaduto. Il dibattito ebbe grande risonanza, ma le tesi dei due filosofi ebbero una connotazione diverse a secondo la linea politica dei singoli media. I giornali occidentali non hanno mai messo in risalto l’atroce azione criminale di George Busch , l’aggressione all’Iraq giustificata con l’esibizione all’ONU di notizie false, puntualmente avvallate dai media. I mezzi di informazione definiscono se stessi “baluardo della democrazia” , in realtà sono cassa di risonanza del potere e dei gruppi sociali organizzati, a favore dei quali fabbricano notizie false e propinano fatti in forma decettiva. spesso ignobile. La politica dell’occidente è costituita da una serie infinità di sopraffazioni . Ovviamente anche la cultura, genericamente intesa, fa la sua parte. Si consideri che è stato assegnato il Nobel per la pace a Barack Obama, l’uomo che affiancò il francese Sarkozy e il britannico Blair nella aggressione alla Libia, ha finanziato e addestrato gruppi islamici armati per combattere il Governo siriano. Il gruppo si trasformerà nell’ISIS che ha scatenato guerre e massacri che durano tuttora. Sull’origine di questo disastro la stampa occidentale tacque e continua a tacere.
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