nani.giganti,analfebati.  1

Renzi e suoi ministri ripetono il mantra: “l’Italia è un grande paese”. Nel 2015 100.000 giovani sono fuggiti all’estero. In Italia sono arrivati altri 170.000 immigrati. L’impero romano era un insieme di etnie, quello che oggi si definisce melting pot . La differenza è data dalla qualità e osservanza delle leggi. Oggi l’Italia è alla deriva per la inadeguatezza delle leggi e la faciloneria con la quale sono applicate, o forse sarebbe meglio dire: non applicate. Citare la cultura del passato è solo un modo per confermare ciò che scrisse Bernardo di Chartres: “siamo nani sulle spalle di giganti”. Il riferimento era la cultura del XII secolo. In questi ottocento anni la deriva è stata imponente. L’arte suo malgrado anticipa i tempi. Quando, negli anni ’60 del secolo scorso, Piero Manzoni espone i suoi barattoli di merda, sono accolti dalla critica come idea geniali e collocati in gallerie e musei. Tutt’oggi offerti in asta ad alto prezzo. Ecco enunciato l’emblema della modernità, una società autocoprofaga che non fa differenza tra ano e bocca, tra maschio e femmina. Celebrati artisti e filosofi fanno sesso orale con sconosciuti in pubbliche latrine. Scompare la genitalità secondo natura, perché , in base al modo di essere, non esiste ne creato, né creatore. Nel 1972 Gregory Bateson scrisse:” Verso un’ecologia della mente” . Ma la direzione delle masse è stata un’altra. Si dice “l’Italia è un grande paese”, peccato non conosca se stesso. Si incoraggiano i giovani ad andare all’estero per fare esperienza. Benissimo. Vorrei venisse fatta un’indagine su quanti giovani sanno la storia della città in cui sono nati, in cui abitano, o della storia d’Italia tout court. L’opinione prevalente è che gli studi debbano servire alla produzione, la conoscenza tecnica insomma. Ci troviamo a fare i conti con una generazione, a cui altre inevitabilmente seguiranno, di analfabeti esperti di tecnologia,conoscono poco l’inglese e ancora meno l’italiano. Siamo al traino dell’Europa e degli USA, non solo per economia e finanza ma anche per l’arte Gli artisti contemporanei fanno il verso a ciò che accade all’estero. Gli anglosassoni, da barbari distruttivi, a guide culturali e artistiche. Questo è reso possibile proprio dal fatto che i giovani ignorano la storia e la cultura del paese in cui sono nati e vivono. In questo senso sono significativi i programmi di quiz trasmessi dalla tv. Domanda: quando avvenne l’incontro tra Hitler e Mussolini? Risposta 1978. Soggetti simili cosa vanno a fare all’estero? I pizzaioli? E non si citino per favore i pochissimi casi in cui un italiano o italiana ha fatto qualcosa di buono. Con la nostra storia sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più , generazioni che sappiamo quanto meno gestire ciò che hanno creato le antiche generazioni di italiani. Oggi si ha l’impressione che i nani non sappiamo nemmeno più arrampicarsi sulle spalle dei giganti. Marchio-USA

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CELESTE TEAM scrive:

Sono aperte le iscrizioni al Celeste Prize 2016 con molte novità!
L’ottava edizione è più ricca di sempre, saranno assegnati 23.000 € di premi e selezionati ben 53 finalisti.
La location scelta per la mostra finale di quest’anno è Bargehouse, OXO Tower Wharf a Londra.

Celeste Prize è il premio internazionale di arte contemporanea alla ricerca di talenti emergenti e mid-career:
http://www.premioceleste.it/celesteprize2016/

Ellen Blumenstein, direttrice del KW Institute for Contemporary Art, Berlino, presiede la super giuria di critici e curatori che selezioneranno i finalisti:
Juliana Bardolim, autrice, critica, Mosca
Moritz Wesseler, direttore del Kölnischen Kunstverein, Colonia
Chiara Ianeselli, curatrice indipendente, Italia
Marc Bembekoff, direttore, La Halle des bouchers, Vienne
Chris Fitzpatrick, direttore del Kunstverein, Monaco
Felix Hoffmann, curatore del C/O Berlin Foundation, Berlino
Marianna Liosi, curatrice, Italia
Barbara Piwowarska, curatrice indipendente, Varsavia
Alya Sebti, curatrice indipendente, Morocco
Sandro Droschl, direttore Künstlerhaus Graz, Austria
Zane Onckule, direttrice, kim? Contemporary Art Centre, Riga

I premi saranno assegnati in base ai risultati della votazione dei 53 finalisti che durante l’opening della mostra finale a Londra, il 7 ottobre, esprimeranno le loro preferenze.

23.000 € premi in denaro
Premio Progetto 4.000 €
Premio Pittura & Disegno 4.000 €
Premio Fotografia & Grafica Digitale 4.000 €
Premio Video & Animazione 4.000 €
Premio Installazione, Scultura & Performance 4.000 €
NEW Premio Super-Young 3.000 € (premio dedicato agli under 26)

Quota di adesione:
50 € per un’opera
90 € per un progetto
30 € per un’opera, under-26 in Super-Young

Partecipa entro il 30 giugno 2016:
http://www.premioceleste.it/celesteprize2016/

Celeste Prize 2016 è un’iniziativa di Celeste Network:
info@premioceleste.it
tel. +39 0577 1521988


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