E’ diffusa e tuttavia assolutamente impropria l’espressione:” l’artista crea”. L’artista non crea nulla. Creare significa far sorgere qualcosa dal nulla. L’artista si limita ad assemblare materiali diversi, esattamente come l’operaio, al quale infatti era equiparato dall’antica saggezza dei greci. Egli utilizza la materia esistente alla quale da una forma diversa. Colori, tela, marmo, ferro, bronzo, tutti materiali con i quali l’artista da forme per lo più antropomorfe. Il ready made, è una mistificazione, basata sulla presunzione che l’artista, o sedicente tale, si attribuisca la facoltà di modificare lo status di un oggetto semplicemente mutandone la dislocazione. L’inganno è reso possibile, non solo dal degradato clima culturale che caratterizza la nostra epoca a partire dall’inizio del secolo scorso, ma soprattutto dalla complicità di critici, o sedicenti tali, che avvallano azioni di assoluta irrilevanza logica. In origine il ready made era null’altro che una forma di provocazione a cui gli stessi artisti, non attribuivano importanza, in seguito al clamore dei media e al fluire di teorie paradossali, questa forma di adulterazione dell’arte si è diffusa e ha preso piede. La massa, la cui stupidità è alimentata da giornali e TV, ha finito per credere davvero che sacchi di rifiuti, merda e orinatoi fossero una nuova forma d’arte. Il resto è storia di oggi.
Considerazioni sull'arte
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