Memoria e poesia.  0

Siamo in  tempi  in cui sono finiti i grandi sogni. Come dice Imre Kertész:” addormentarsi è inutile svegliarsi è superfluo”. Vi è un grande abisso tra la realtà naturale è il pensiero. Dove mai troveremo un uomo giusto? A Sodoma  era rimasto Lot, l’unico giusto. Oggi chi salveremmo in questo pianeta in disfacimento ? Un dipinto di Corot rappresenta la distruzione di Sodoma. Un immagine  fatale di abbandono. Non sono pensieri con i quali iniziare il giorno mentre guardo dalla finestra del mio studio. La fitta nebbia  è una coltre che nasconde ciò che non voglio vedere, così  un’inutile memoria vorrei fosse cancellata  da una felice smemoratezza. Il linguaggio è strumento di menzogna, lo usiamo anche per ingannare noi stessi. Cosa significa l’espressione: mi guardo in dentro?  L’occhio è pragmatico. Vede solo il presente. L’occhio della mente è daltonico. Colora i ricordi grigi. Mi sono sempre chiesto le ragioni che spingono a scrivere biografie. Leggere la vita degli altri non arricchisce la propria. La vita è una corsa ad ostacoli. Siamo come levrieri in un cinodromo che è il mondo. La finta lepre è il futuro che immaginiamo sempre migliore del presente. Ci portiamo dietro il corpo con sempre maggiore fatica. Pensieri e sensazioni sfuggono. I vecchi ai quali la vita ha consentito di maturare senza diventare troppo bacati, guardano con commiserazione le vuote frenesie delle nuove generazioni . Assorte in quella che credono vita, commettono  gli stessi errori. I più hanno una vita virtuale, avranno ricordi virtuali, numerosi , fatui, inutili  come i loro numerosi e frammentati amori. Ogni vero ricordo è cenere che ancora brucia  nelle ossa. I poeti  sono forse i soli ad avere capito il senso degli inutili tentativi che chiamiamo vita. “Passarono anni brevi come giorni”. Durante i quali raramente abbiamo saputo orientare la nostra esistenza. “Passi echeggiano nella memoria, in quel corridoio che non percorremmo, verso quella porta che non aprimmo mai” Il mestiere di vivere s’impara quando ormai non serve più. Se è vera l’affermazione di Goethe: “ nulla è più prezioso di un ricordo”. È vero che il ricordo non lo utilizzi fino a quando sei assorto nella vita. Chi ha tanta vita ha pochi ricordi.     aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanewsletter

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