Archives for : dicembre 10, 2013

Miti di oggi e di ieri  0

La fuga e il ritorno, due poli dell’esistenza giovanile. Nel 1955 Jack Keroouac con il romanzo “On the road” ha tracciato un percorso che ha alimentato l’immaginazione di un’intera generazione. Alla fine s’impone la domanda: dove tornare? Cosa è rimasto della stagione hippy, dei nonni figli dei fiori? Non ci hanno certo lasciato un mondo migliore. Il loro rifugio nell’esotismo ignorante, ben lontano dalla vera cultura dell’India che essi scimmiottavano senza capire, e senza sapere far proprio il significato profondo della cultura indiana. Infatti molti di loro, sono confluiti nella classe dirigente, sono approdati a Wall Street da dove derubano sprovveduti risparmiatori. Hanno conservato l’abitudine dell’uso della droga, alienati in una realtà che deturpano con il loro cinismo. Ogni generazione ha i propri miti che accompagnano le private illusioni. Ma un conto sono scrittori come Ernst Hemingway, Francis Scot Fitzgerald, Willian Faulkner, Willian Saroyan, di ben altro livello Lawrence Ferlinghetti, Allen Ginsberg. Eppure sono stati questi ultimi a lasciare il segno, perché hanno contribuito a creare il mito della libertà senza responsabilità che perdura tutt’ora ed alimenta il cinismo contemporaneo. Qual è la vostra opinione sulla storia culturale ed artistica recente? Esprimete la vostre opinioni sui miti di oggi, anche se in molti siamo troppo occupati a sopravvivere per trovare il tempo di sognare. Chi? Cosa? Perché ammiriamo? Le generazioni si susseguono e, al di là dell’apparenza, seguono le stesse tracce alla ricerca della felicità, che condiziona l’itinerario della nostra vita. Dovremmo riaffermare, sulla scia di Oscar Wilde: posso rinunciare a tutto ma non ai sogni.

 

klee 3

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