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Arte sketch.  0

Il filo conduttore di ogni esperienza umana è il linguaggio. Ogni atto e gesto è comunicazione con alcune esagerazioni viene attribuita alla cucina al gioco alla moda una forma di comunicazione. Celebre i testi di Roland Barthes sulla moda come forma di comunicazione.

Ora, il linguaggio, come forma di relazione sociale è necessariamente la prima modalità di apprendimento. Se il linguaggio e strumento e comunicazione, è necessario ci sia un’esperienza o conoscenza da comunicare. La conoscenza è frutto di studio nella forma che definiamo cultura. L’esperienza si attua nel sociale.

Quanto minore è il livello di cultura, quella che Bertrand Russell definiva “cultura inutile”, ma considerava la più importante, in carenza di questa cultura il vuoto viene colmato dall’esperienza, se vogliamo dalla banalità degli ordinari fenomeni sociali.

Gli artisti, a partire dalle avanguardie, hanno per così dire idealizzata la loro ignoranza. Prima con richiami metaforici, per poi approdare alla cruda realtà. Ciò, tra l’altro ha comportato la trasformazione delle gallerie d’arte in farmacie, supermercati, ristoranti.

Il primo è stato Andy Warhol, il quale, nel 1964 trasformò la Stable Gallery di New York  in supermercato. Da ricordare che fu alla Stable Gallery che nel 1917 Marcel Duchamp presentò l’orinaio con il titolo “Fontana”e la firmò R.Mutt.

Ventotto anni dopo, nel 1992 Damien Hirst, presenterà la sua opera “Farmacia” presso ka Galleria Cohem di New York.

Seguendo l’opera di discutibile contaminazione a Londra nel 2022 si è attuato l’inverso, il noto ristorante Sketch è diventato una Galleria d’arte con l’intervento di due donne, l’architetto  India Mahdavi e l’artista Yinka Shonibare. Nulla più del cibo richiama al consumo,così si è compiuta la fagocitazione dell’arte. nella forma più banalmente classica e totale.

 

Ristorante dove si cucina l’arte.Sketsch

 

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