È ormai un consolidato luogo comune la tesi secondo cui il colore è percepito dall’emozione il disegno dalla ragione. In realtà vi è una terza ipotesi, l’emozione razionale, che non è un ossimoro come potrebbe apparire ma è la capacità della ragione di nutrire la sensibilità e renderla autonoma. Lo stesso Kant vede nei colori un’espressione del bello naturale. Alexandre Kojéve sosteneva: “ Ciò che è unico dell’arte, a differenza da altre creazioni dello spirito, è l’elemento del non esistente, del non pensabile..”. Qui appare chiara la posizione dell’arte contemporanea intenta a raccattare tutto ciò che non è forma. Dopo la perdita dell’aurea dell’arte, è seguita la perdita d’immaginazione creativa dell’artista. Kandinsky, nel suo entusiasmo quasi mistico, imbastì una interessante teoria sulla superiorità dell’arte astratta rispetto all’arte figurativa. Egli sosteneva che la superiorità dell’arte astratta consiste nel creare forme che non esistono in natura, mentre l’arte figurativa “copia” semplicemente l’esistente. Si può non essere d’accordo su tale tesi, ma certo ha una sua plausibilità. Purtroppo nell’evolversi successivo dell’arte astratta tale plausibilità è andata in gran parte smarrita. E’ prevalsa la casualità della forma alla quale solo a posteriore si tenta di dare un significato. Già Kant nel suo celebre testo “Teoria dei colori” aveva dato vita a una sorta di metafisica cromatica. Basterà ricordare la sua analisi del giallo: “Attraverso un movimento piccolo e impercettibile, la bella impressione del fuoco si trasforma in sensazione di melma, e il colore dell’onore e della gioia si rovescia nel colore della vergogna, del ribrezzo, del disagio” . L’armonia della totalità è dunque questione delicata che non sembra percepita da gran parte degli artisti contemporanei, preoccupati più dell’effetto visivo, e qui entra in ballo l’emotività “ignorante” , che trascura la sensibilità capace di leggere i colori nel processo della semantica che trasforma la cromia nel linguaggio dell’arte.
Considerazioni sull'arte