L’arte contemporanea non costituisce testimonianza storica ed è priva di significato  0

Cassirer sosteneva che l’uomo è un animale simbolico. La simbologia s’inquadra in antiche credenze, fa perno su tradizioni l’evolversi della  storia sociale, con il progredire della civiltà, si distanzia dalla natura. L’uso della parola “naturalistico” comporta una certa ambiguità. Posta sul crinale tra mito e storia, non sempre esplica un significato univoco. L’opera di Bernard de Mandeville, “La Favola delle Api” è un esempio di accostamente improprio, sia pure sotto il pretesto della satira. C’è stato chi ha assimilato il comportamento umano, oltre che alle api, alle amebe, agli  elettroni e ai protoni, cifra comune: la sopravvivenza tramite la volontà, secondo la filosofia di Schopenhauer. Vista così la nostra evoluzione consiste solo nei diversi e più sofisticati mezzi per ottenere ciò che gli altri animali ottengono con maggiore fatica e più naturalezza. Non è prerogativa solo umana la socializzazione, con buona pace di Aristotele. Le differenze sono di qualità, non di natura. E’ il linguaggio la base sulla quale è nata la civiltà umana. Il linguaggio è il  principale strumento di coesione. In questa funzione l’arte ha preceduto la scrittura, è stata la forma primordiale di comunicazione non verbale, un’attività socialmente condizionata che ha favorito lo sviluppo di una cultura non esclusivamente materiale. Vi è una millenaria relazione dell’arte con i simboli. In qualche misura tutta l’arte è metafora e simbolismo. L’uso del simbolo non è codificabile, e in non pochi casi sfocia in una certa arbitrarietà che può sconfinare in abbinamenti impropri. Coloro che si interessano di arte simbolica non riconoscono sempre la necessità di fornire una spiegazione del riferimento e della funzione del simbolo e la relazioni dei simboli tra loro, in un concatenarsi di magia, mito, religioni. La funzione della simbolizzazione artistica dovrebbe concorrere alla visione di una realtà separata che l’arte crea. Nel segno simbolico coesistono pluralità di comunicazioni a diversi livelli. La fisicità si trasforma, diventa mentale, la forma si fa  cultura, traccia di civiltà destinata a permanere nei secoli. La riflessione sorge in presenza di uno stimolo che  l’arte dovrebbe sempre fornirele-tre-eta-della-donna-klimt500

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