Archives for : gennaio 16, 2019

Dalla avanguardia alla maniera.  0

Nel VII libro (Zeta) della Metafisica Aristotele affronta il tema  di sostanza e forma. “…a proposito della sostanza il “nostro” discorso mostra che la forma non si genera (non si crea) …”. La materia e costituita da cose, sassi, fuoco, legno, per la cui modifica occorre l’intervento dell’uomo. Per descrivere un opera si usa spesso impropriamente il sostantivo “creazione” . Lo scultore può produrre cerchi, sfere, cubi, figure umane. Egli usa materiale esistente in natura variamente forgiato. Nel realizzare la forma egli ha per riferimento figure geometriche o figure umane. Può anche scegliere di creare sculture informi o variamente plasmate. L’abilità dell’artista è nel dare forma alla materia imitando ciò che esiste o modificando la materia in modo informale. In quest’ultimo caso si pone il problema del significato come vedremo più avanti per l’arte astratta. In cosa consiste la “creatività”? Nel caso in cui l’artista si limita a realizzare manufatti prodotti industrialmente in forma di quadrati, cubi, parallelepipedi di grandi dimensioni l’intervento dell’artista è ancor più limitato. Discorso parzialmente diverso per la pittura. Anche in questo caso  siamo in presenza di utilizzo di materiale esistente. Se si tratta di figurazione vi è il ricorso alla mimesi, mentre nella pittura astratta non vi è imitazione ma, come nella scultura a cui abbiamo accennato sopra, si pone il problema del significato. E’ possibile che la lettura dell’opera sia di tipo emozionale. L’artista manipola il colore creando effetti che possono avere un impatto emotivo, una impressione, quello che è stato definito “Espressionismo astratto” sul quale sarebbe necessario dilungarsi più di quanto sia possibile in questo contesto. In questo caso entrano in gioco le suggestioni derivanti dalla critica e dalla conclamata notorietà dell’autore. Le avanguardie dell’inizio del secolo scorso hanno realizzato opere il cui carattere è “ideologico”, nascono cioè da un idea per lo più con intenti di provocazione. L’arte concettuale invece tende a dare forma ad un concetto. Purtroppo questi procedimenti artistici sono quasi totalmente falliti per almeno due ragioni. Innanzi tutto non hanno avuto effetto provocatorio, tanto che quelle opere sono finite nella maggiori gallerie del mondo e nei musei. In secondo luogo sono state fagocitate dal mercato diventando oggetto d’investimento. Ma il fallimento maggiore è dato dal “successo” , ovvero tutta l’arte è diventata avanguardia, ogni spinta di provocazione di originalità è diventata maniera, accademia, prassi.

Mural di Jackson Pollock 1943

Mural-Pollock.-500

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