In un precedente intervento ho considerato, per brevi cenni, il contenuto del libro di Wittgenstein “Della Certezza”, analisi filosofica del senso comune. Stesso tema, da una diversa ottica, è affrontato da John Dewey nel libro “Logica, teoria dell’indagine”.
Nel capitolo: La struttura dell’indagine, Dewey affronta l’argomento del senso comune sotto il profilo di indagine scientifica che nasce dal rifiuto della possibilità dell’apprendimento immediato teorizzato, tra gli altri, da Locke. Dewey cerca di stabilire come lo sviluppo dell’indagine sia in qualche misura contro il senso comune. Una certa ambiguità dei termini ha avuto una parte assai importante nel favorire la dottrina della conoscenza immediata, conoscenza che, nel suo senso più stretto e più illustre coincide con asserzione giustificata.
Ma conoscenza significa anche intendimento e altresì un oggetto o un atto che può essere ed è stato chiamato apprensione. Si può intendere ciò che il termine è l’idea di centauro, di serpente di mare, di trasmutazione di elementi chimici significano, senza necessariamente conoscerli nel senso di avere dei fondamenti per asserire la loro esistenza.
Nessuna intelligente ricerca di qualche nuovo ritrovato, nessuna indagine controllata, intesa a scoprire se una certa concezione, ad esempio circa la natura dell’atomo, può essere condotta senza che si affermi e si intenda direttamente la significazione del contenuto di questa idea.
Su questa difficoltà epistemologica dell’accertamento del significato, la sostanza vera delle cose, per sostanza intendo la realtà ontologica. Il reale contenuto significante della comunicazione artistica,culturale, scientifica, che implica la fondamentale conoscenza dell’oggetto. Questo vale anche per l’opera d’arte.
Su questa difficoltà, o ambiguità, hanno proliferato critica e filosofia dell’arte. Quando il critico, o filosofo, si dilungano nell’illustrare l’opera di un artista, la conoscono realmente? Hanno reale consapevolezza di ciò che esprime, o vorrebbe esprimere? Qual è il senso dell’espressione conoscere? Le ragioni che motivano la realizzazione dell’opera e la sua storia sono molto importanti.
E’ basilare una autonoma riflessione nutrita di cultura. Questi aspetti dovrebbero essere fondamentali per un approccio all’arte che preservi dagli equivoci che proliferano nel ristretto mondo dell’arte. Nella “struttura dell’indagine” John Dewey aiuta a delineare un metodo, approccio che ci consente quanto meno di maturare una coscienza critica.
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