La prima opera d’arte astratta fu presentata da Wassilj Kandinskj nel 1910. Kandinsky era un giurista di grande cultura. Accompagnò la presentazione della sua opera con una esposizione tematica di profonda spiritualità. Suo nipote, il filosofo hegeliano Alexandre Kojève scrisse un libro nel quale dette una lettura delle opere di Kandinsky di notevole spessore filosofico.
Da allora l’arte astratta ha dilagato, ma soprattutto, l’arte astratta, demolendo in qualche modo le teorizzazioni della critica d’arte sull’arte figurativa, ha aperto un varco che ha provocata la deflagrazione dei più deleteri fenomeni artistici.
Come conseguenza la questione del valore dell’opera è andato sfumando nell’infittirsi di teorie ermeneutiche basate sull’assunto che il valore passi attraverso l’esperire soggettivo. A rendere più problematica la lettura dell’opera, in questi ultimi anni si è innescata la diatriba che verte sul quesito: l’opera d’arte è meglio recepita attraverso l’approccio emotivo o attraverso l’esame critico basato sulla ragione? Tramite questa domanda la psicologia è entrata a gamba tesa nel campo dell’interpretazione dell’arte, le categorie valoriali sono state radicalmente capovolte.
Così l’edonismo ha finito per prendere il soppravvento anche nel campo dell’arte assumendo l’aspetto di uno scetticismo di maniera che non tiene in nessun conto la vera radice dello scetticismo logico-teoretico- conoscitivo,tema che risale ad Aristotele, il quale nella Etica Nicomachea criticava la visione edonistica dell’arte di Eudosso .
A proposito dell’edonismo materialista significativa l’affermazione di Goethe su Shakespeare :” Nessuno ha disprezzato il costume materiale più di lui; egli conosce benissimo il costume interiore degli uomini”.
Come possono il brutto e disarmonica suscitare piacere estetico? Nietzsche sosteneva che :“ Le cose più nobili ed elevate non agiscono affatto sulle masse”. Siccome però il consenso è il concime del potere, meglio assecondare le masse, anche in base al principio che divertire è più facile che educare.
Commenti recenti